Le Clarisse a Catania

Le Clarisse a Catania

Incoraggiata da una larga benedizione dell’Arcivescovo e dal suo augurio: “La Provvidenza ci penserà!” l’assisiana Madre Fortunata Alessandri si recò a Catania. In periferia, nella zona di Guardia-Ognina, le venne offerto un tratto di terreno di mq. 2.100 e una vecchia caserma diroccata e abbandonata.

Quello era l’immobile da trasformare in monastero. Si doveva, quindi, iniziare dalle fondamenta e le difficoltà, specialmente sul fronte economico, erano quanto mai grandi.

La Madre, donna di fede adamantina, ancora una volta non indietreggiò: aveva due forze sicure che la sostenevano: Dio Padre e la fedeltà eroica di Suor Cherubina Fabbrizi. Finalmente il 22 novembre del 1950, con la grazia di Dio, furono già pronti alcuni ambienti adatti ad accogliere il primo gruppo di Religiose che si staccò dal Monastero di Biancavilla con a capo la Madre Alessandri.

Il 24 dicembre dello stesso anno 1950, vi fu la solenne inaugurazione del Monastero “S. Giuseppe”. Anche qui le vocazioni si moltiplicarono e nel giro di pochi anni, la fraternità religiosa era formata da 35 membri.

La costruzione andò avanti a poco a poco, parecchie volte si dovettero sospendere i lavori per mancanza di mezzi; il problema economico si faceva sempre più pressante e, nel 1954 per la seconda volta, Sr. Chiara Cherubina Fabbrizi e Sr. Chiara Elisabetta Rossi, con i dovuti permessi della S. Sede, solcarono coraggiosamente l’Oceano e raggiunsero l’America del Nord.

I benefattori americani furono generosi e, con la grazia di Dio, fra stenti e fatiche, sorse nella città di Catania il nuovo Monastero “S. Giuseppe” delle Clarisse, in Via Duca degli Abruzzi. Il 7 marzo 1959 la Comunità monastica si raccoglieva per la prima volta nel nuovo Coro. Il 7 settembre dello stesso anno, Mons. Pacifico Perantoni O.F.M. Vescovo di Geraci-Locri, venuto a Catania per il XVI Congresso Eucaristico Nazionale , per delega dell’Ordinario del luogo, consacrava solennemente la Chiesetta, alla presenza di numerosi Sacerdoti, Chierici e della Comunità religiosa formata da 41 monache.

Le vocazioni si moltiplicarono ancora e la Comunità, in pochi anni, fu talmente fiorente da poter dare elementi ad altri Monasteri della Federazione per incrementarli o aiutarli.

Fu così che Mons. Francesco Monaco, Vescovo di Caltanissetta, chiese aiuto per incrementare la piccola Comunità di Clarisse già esistente nella sua diocesi. La Madre Fortunata Alessandri, già eletta il 26 febbraio 1957 prima Presidente della Federazione Sicula, ne assunse personalmente la responsabilità. Così il 15 novembre 1960 un gruppo di otto religiose si staccava da questo monastero “S. Giuseppe” per portare un soffio di vita nuova alle Sorelle nissene. Ma le richieste del Signore non si fermarono…

Ed ecco incalzante la petizione dell’Arciprete Mons. Agostino Bellato che voleva si riattivasse dalle Clarisse il convento S. Francesco in Montagnana (Padova). E il 7 febbraio 1963, ancora la Madre Fortunata Alessandri, appesantita dai suoi 83 anni, ebbe il coraggio di mettersi a capo del piccolo gruppo per costituire il Monastero delle Clarisse in Montagnana.

Alla Madre Alessandri succede Madre Cherubina Fabbrizi che per dodici anni (1962-74) è stata Abbadessa di questo Monastero e Presidente della Federazione Sicula.

Alla Madre Fabbrizi succede M. Ch. Nunziatina D’Avola che per nove anni (1974-83) è stata Abbadessa di questo Monastero e Presidente della Federazione Sicula.

Nel 1977, dopo oltre un decennio di difficoltà e ansie, il Monastero ” S. Giuseppe” di Catania si trasferì nella zona periferica di S. Gregorio di Catania.

Lo sviluppo edilizio, la costruzione di palazzi altissimi a ridosso del Monastero di Via Duca degli Abruzzi, il rumore assordante di fabbriche vicine, il traffico caotico di giorno e di notte avevano reso impossibile alla Comunità la vita di silenzio e di preghiera.

Si decise, tutti d’accordo, di vendere lo stabile al Comune di Catania, che lo trasformò in edificio scolastico.

Sparsasi la notizia dell’arrivo delle Clarisse in S. Gregorio, da tutte le parti venivano gruppi di preghiera, comunità di base, Religiose di varie Congregazioni.

Il 12 gennaio 1978 avveniva il passaggio sotto la giurisdizione dell’Ordine dei Frati Minori e il 23 dello stesso mese il desiderato ripristino della clausura nel nuovo Monastero.

Dal 14 luglio 1984 è stata alla guida del Monastero la Madre Chiara Marinella Marino. Nel settembre 1984 si è dato inizio alla fondazione del Monastero “S. Damiano all’Immacolata” in Alessandria della Rocca (AG), successivamente trasferitosi a Castelbuono (PA), a motivo dell’inagibilità dell’edificio.

A Madre Chiara Marinella Marino succede Madre Maria Chiara Rondinella per ben diciotto anni. Nel 2010, trovandosi la Comunità in difficoltà a causa dell’età avanzata, chiese aiuto alla Federazione nella persona di Suor Chiara del Monastero Montevergine di Messina. Eletta Abbadessa poco dopo, ricevette una particolare benedizione dal Signore con la prima “pianticella di Francesco”: una nuova vocazione è entrata nell’ottobre dello stesso anno.
Riconfermata più volte al governo, Madre Chiara è attualmente a capo della Comunità, che ormai si è bene ambientata in S. Gregorio e svolge una notevole opera di elevazione morale, offrendo possibilità di incontri di preghiera, giornate di ritiro.